COME È NATA LA TREDICESIMA MENSILITÀ

NEWS - Lunedì 18 Dicembre 2017

Proponiamo una breve ricostruzione storica per comprendere come in Italia (uno tra i primi paesi al mondo) è stata introdotta nel nostro ordinamento la mensilità aggiuntiva.

La tredicesima mensilità era in origine, una premialità concessa nel periodo natalizio liberamente da alcuni datori di lavoro ai propri dipendenti senza vincoli né obblighi.

Nel 1936, l’Italia interviene nella guerra civile spagnola, in aiuto al golpe dei nazionalisti di Francisco Franco.

L’Italia aveva bisogno di dimostrare di essere una potenza bellica, non poteva mostrare la debolezza dovuta alla recessione che imperversava in tutta Europa, l’industria pesante doveva essere sostenuta quanto meno nella sua facciata.

Fu così che il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro 05 agosto 1937, all’art.13, introdusse una “gratifica natalizia” per i soli impiegati industriali, cioè si introdusse una mensilità aggiuntiva obbligatoria.

Terminata la guerra, mentre si stavano gettando le basi della Costituzione Italiana, l’accordo interconfederale per l’industria del 27 ottobre 1946, estende anche agli operai del settore industria il diritto alla Tredicesima.

Con il Decreto del Presidente della Repubblica n.1070 del 28 luglio 1960 art.17 diventa obbligo di legge erogare la tredicesima mensilità a tutti i lavoratori dipendenti.

“Agli operai in servizio alla data di applicazione del presente accordo, la liquidazione della gratifica natalizia sarà effettuata, per ciascun anno e a partire dal 1946, nella misura di 200 ore della retribuzione globale di fatto. Per i cottimisti si farà riferimento al guadagno medio dalle due ultime quindicine o delle quattro ultime settimane. Per gli impiegati la tredicesima mensilità a partire dal 1946 sarà corrisposta sulla base della retribuzione globale mensile di fatto. Nel caso di inizio o di cessazione del rapporto di lavoro nel corso dell'anno saranno corrisposti tanti dodicesimi della gratifica natalizia o della tredicesima mensilità per quanti sono i mesi di servizio prestati presso l'azienda.”

Attualmente sono i contratti collettivi nazionali di lavoro che ne disciplinano la quantificazione, individuando la retribuzione da prendere in considerazione, il computo delle frazioni di mese e la data di corresponsione.

L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato, ad uso esclusivo dei clienti dello studio. Si rimane a disposizione per ogni eventuale ulteriore approfondimento.

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