Approvata la legge finanziaria 2018 composta da ben 1124 commi. Di seguito riportiamo le principali novità previste nell’ambito dei rapporti di lavoro che, ci tocca dirlo, non sono sicuramente entusiasmanti:
Divieto di pagamento degli stipendi in contanti
Viene confermato che dal 1 luglio 2018 il pagamento degli stipendi in contanti sarà vietato, infatti chi, da tale data, pagherà in contanti, rischia una sanzione da 1.000 a 5.000 euro. Viene quindi introdotto l’obbligo del pagamento della retribuzione, compreso ogni anticipo, esclusivamente tramite:
a) bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore;
b) strumenti di pagamento elettronico;
c) pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento;
d) emissione di un assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato.
La norma precisa che la firma della busta paga non costituisce prova dell'avvenuto pagamento della retribuzione. La nuova disposizione non si applica alle pubbliche amministrazioni e agli addetti a servizi familiari e domestici.
Nuove assunzioni
Viene previsto uno sconto strutturale del 50% dei contributi conto azienda, per un massimo di 36 mesi e nel limite di €3.000 annui a persona, per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani under 30.
Per il solo anno 2018 l’agevolazione è estesa alle assunzioni di giovani fino al compimento dei 35 anni.
La norma sarà difficilmente applicabile in quanto requisito necessario è che il lavoratore non sia mai stato occupato con un rapporto a tempo indeterminato con un qualsiasi datore.
Lo sgravio è applicabile anche in caso di conferma di precedenti contratti a tempo determinato.
Lo sgravio sale al 100% se si assume un giovane che ha effettuato l’alternanza scuola-lavoro o uno studente che abbia svolto l’apprendistato presso lo stesso datore di lavoro.
Credito d’imposta per la formazione
Per il solo anno 2018 viene introdotto un credito d’imposta per la formazione pari al 40% delle spese sostenute per il personale che viene formato sulle tecnologie 4.0.
Vi rientrano, oltre alle aree di informatica e tecnologie di produzione, anche le aree marketing e vendite, dedicate alla formazione per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano nazionale Industria 4.0 quali big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, inter-net delle cose e delle macchine e integra-zione digitale dei processi aziendali
Il programma di formazione deve essere pattuito con i lavoratori in base ad accordi sindacali di secondo livello (aziendali o territoriali).
Donne disoccupate
Resta confermato anche per il 2018 il bonus per i datori di lavoro che assumano donne di qualsiasi età disoccupate da almeno 24mesi (6mesi in particolari settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere oppure se residenti in aree svantaggiate).
L’agevolazione contributiva è pari al 50% per 12 mesi in caso di contratto tempo determinato - 18 mesi in caso di assunzioni a tempo indeterminato - fino al 18° mese dalla data di assunzione in caso di trasformazione del contratto da tempo determinato a indeterminato.
Bonus 80€
Il “bonus” corrisponde ad una detrazione per i lavoratori dipendenti pari a 960 euro annui (circa €80 mensili) già introdotta nel 2014. Viene ora aumentato il tetto di reddito per avere diritto al bonus di 600 euro. In pratica:
- il limite di reddito di 24mila euro annui, che consente la detrazione intera 960 euro, sale a 24mila 600 euro;
- il limite di 26mila euro, sopra il quale non c’è più diritto alla detrazione, sale a 26mila 600 euro;
Ricordiamo che fra i 24mila 600 e i 26mila 600 euro: la detrazione scende progressivamente, fino ad azzerarsi.
Figli a carico
Per i figli di età non superiore a 24 anni, il limite di reddito dagli stessi percepito affinchè possano essere comunque considerati a carico dei genitori ai fini delle detrazioni fiscali, viene elevato da 2.840,51 ad €4.000.
L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato, ad uso esclusivo dei clienti dello studio. Si rimane a disposizione per ogni eventuale ulteriore approfondimento.